CASO BATTISTI - Le scuse all'Italia dello scrittore Pennac: «Firmare l'appello per Battisti fu una stupidaggine assoluta»

Sabato 6 Aprile 2019
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VENEZIA - Daniel Pennac, scrittore  francese di letteratura, ha concluso stasera a Venezia la rassegna "Incroci di civiltà", il festival internazionale di letteratura ideato da Ca' Foscari. L'auditorium Santa Margherita è stato l'occasione per intervenire sul "caso Cesare Battisti" e chiedere scusa agli italiani per aver firmato l'appello in favore dell'ex brigatista quando era rifugiato in Francia: "Fu una grande stupidaggine, una stupidaggine  assoluta!" ha detto  rispondendo a una domanda di un giornalista del Gazzettino: «Io in quell'epoca mi sono opposto alla estradizione di Cesare Battisti quando era in Francia - le parole testuali dello scrittore - E' stata una grande stupidaggine da parte mia" ha detto davanti alla platea - Battisti ha mentito alla Giustizia italiana, ha mentito a Mitterrand e a coloro che  si facevano garanti per lui che si è rivelato un assassino. Dunque io sono stato uno stupido - ha ribadito scandendo le parole e alzando la voce - ma io ho difeso un'idea, questa è veramente politica pura. Mitterrand in quegli anni, 1985-1990, ha disarmato le 
Brigate rosse italiane. Ci sono persone che hanno deposto le armi. Lui ha messo fine alla guerra civile. Se Mitterand non avesse disarmato i brigatisti non ci sarebbe stata quella pace. La sua azione è stata quindi molto importante. Io non rilascerò altre interviste su questo argomento» ha quindi concluso Pennac.  (traduzione di Carla Toffolo)  
Ultimo aggiornamento: 21:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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