Danni per 4 milioni di euro dovuti all'acqua alta e al vento che hanno sferzato Venezia un mese fa. Più un milione di euro speso per mandare avanti i restauri della Basilica dopo l'alluvione del 29 ottobre 2018. Questo il conto presentato dalla Procuratoria di San Marco a un mese esatto dall'Aqua Granda del 12 novembre. "Abbiamo lanciato allarmi per un anno dopo l'acqua alta dell'ottobre 2018, ma sono rimasti inascoltati - ha detto il Primo procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin - Ora la Basilica va difesa in tutti i modi, indipendentemente dal funzionamento o meno del Mose. Ci troviamo a rincorrere il tempo perso in cinquant'anni. Il 1966 era stato un segnale: potrebbe succedere ancora a breve giro e sarebbe un altro danno enorme". Dalla Procuratoria c'è l'idea di salvaguardare il retro della Basilica e la cripta con delle chiuse manuali e il suggerimento di creare barriere fisiche per fermare l'acqua che arriva dalla Piazza
Ultimo aggiornamento: 19:09
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