Brianna, morta a 19 anni: rifiutò le cure contro la leucemia per far nascere il figlio

Martedì 22 Gennaio 2019
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Pur di far nascere suo figlio sano aveva deciso di rimandare le cure per il cancro, malattia che le era stata diagnosticata durante i primi mesi di gravidanza. La coraggiosa mamma, Brianna Rawlings, di 19 anni, è morta pochi giorni dopo aver dato alla luce il suo bambino, Kyden. Poco più che adolescente Brianna aveva deciso coraggiosamente di ritardare il trattamento del cancro mentre era incinta, per dare al figlio Kyden le migliori possibilità di sopravvivenza. L'adolescente, originaria di Sydney, in Australia, era appena alla diciassettesima settimana di gravidanza quando le fu diagnosticata una forma rara e aggressiva di leucemia. A quel punto il medico la mise di fronte a una scelta drammatica: interrompere la gravidanza o portare a termine il figlio, ritardando il trattamento. Brianna non ha esitato ma la sua decisione di continuare la gravidanza ha dimezzato le sue possibilità di sopravvivenza. Tuttavia, è stata costretta a partorire tre mesi prima, quando ha iniziato a soffrire di dolori lancinanti e febbri. Kyden ha poi perso tragicamente la sua battaglia per la vita, 12 giorni dopo la nascita, per colpa di un'infezione allo stomaco. A quel tempo, Brianna ha raccontato al Daily Mail: «Quei 12 giorni che ho potuto trascorrere con il mio bambino Kyden, tenendolo in braccio, contando le dita dei piedi e le dita e parlando con lui come ho fatto quando era nella mia pancia. erano così speciali, sono stati i migliori 12 giorni della mia vita». Dopo aver affrontato il calvario per la morte del piccolo, la salute di Brianna sembrava migliorare, poi il tragico epilogo dopo che i medici avevano dovuto escludere un trapianto di midollo osseo offerto da suo fratello.
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