Il bastone e la carota. Ed è corsa contro il tempo per evitare l’ecotassa. Questa la strada scelta dal governo per intervenire sulla tassazione che graverà sull’automobile. La filosofia del bonus-malus, che penalizza i comportamenti ritenuti meno rispettosi nei confronti dell’ambiente e premia chi al volante si dimostra più sensibile al richiamo della sostenibilità, ha trovato espressione concreta nell’emendamento alla legge di bilancio 2019 approvata in fotofinish il 30 dicembre. Il nuovo trattamento fiscale entrerà in vigore dal 1° marzo prossimo, quindi chi intende acquistare un’auto evitando il malus farà bene a sbrigarsi. Anche se non è detto che scadenze e termini siano davvero definitivi, vista la dimostrata abilità del governo giallo-verde nell’ingranare la retromarcia di fronte e reazioni non previste. Allo stato attuale, comunque, possiamo senz’altro dire che il bastone pesa più della carota. Nei minuziosi e documentati elenchi stilati da Quattroruote abbiamo contato 67 modelli – in genere elettrici con qualche sparuta incursione nel mondo dell’ibrido standard e plug-in – in possesso dei requisiti (emissioni di CO2 inferiori ai 70 g/km e listino non superiore ai 50.000 euro più Iva) che danno diritto al bonus del valore massimo, in caso di rottamazione di un veicolo vecchio e inquinante, di 6.000 euro.
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